A LEZIONE DI RISO CLASSICO

Riso del Vò e Frigo Magazine presentano l’iniziativa “A lezione di Riso Classico”.
Alle Scuole di cucina Riso del Vò chiede di diffondere ai propri corsisti la cultura del riso
di qualità: riso coltivato esclusivamente con sementi originali e certificate delle varietà:
Arborio, Baldo, Carnaroli, Ribe,Roma, Sant’Andrea, Vialone Nano.
Alle scuole di cucina che aderiscono all’iniziativa inoltre viene chiesto di realizzare delle ricette che esaltino
l’alta qualità del Riso del Vò e di pubblicarle sui propri canali social.
Le migliori ricette vengono premiate con un riconoscimento e pubblicate sulla rivista Frigo
Magazine.
ARGOMENTI TRATTATI
La situazione di partenza
C’erano una volta le sementi originali: Arborio, Baldo, Carnaroli, Ribe, Roma, Sant’Andrea,Vialone Nano.
Poi la situazione è sfuggita di mano
Le aziende sementiere hanno iniziato a brevettare sementi alternative al fine di aumentare la resa
(produzione) per ettaro e limitare le infestanti. Fino ad arrivare ad avere molte varietà assimilabili; più
di 10 per il Carnaroli e di 5 per l’Arborio, solo per citare due esempi.
La conseguenza?
Gli agricoltori e le industrie hanno avuto un tornaconto inziale, ma la qualità del riso non era la
stessa delle sementi originali in purezza, a discapito del gusto, della tenuta alla cottura e cessione
degli amidi. Inoltre tutte quelle varietà assimilabili avevano generato una scala prezzi ed una disparità qualitativa
che riflettendosi sul prodotto finito aveva ingenerato molta confusione sul consumatore…
E a quel punto?
Le vendite del riso italiano calavano e di conseguenza i prezzi, sementieri immettevano nuove varianti varietali sempre più economiche Nessuno era più contento: gli agricoltori, la distribuzione e i consumatori.
Pochissime aziende agricole e riserie sceglievano di coltivare i risi con le sementi originali in purezza, conscie di avere più costi e meno resa, offrire un prodotto di qualità superiore, ma non poterlo comunicare in etichetta perché la legge non lo permetteva, quindi sperando solo nel passa parola dei consumatori.
La Riseria La Pila si ingegnava e dichiarava la Rintracciabilità di Filiera e la purezza delle sementi utilizzate con un QR code leggibile con gli smartphone.
Ma finalmenteè stata fatta chiarezza, è nato il Riso Classico. Cos’è?
E’ il riso coltivato esclusivamente con sementi originali e certificate delle varietà: Arborio, Baldo, Carnaroli, Ribe, Roma, Sant’Andrea, Vialone Nano.
È regolato da un ferreo disciplinare produttivo, che ne limita anche la resa per evitare lo sfruttamento e dei terreni.
Tutto il processo di coltivazione e trasformazione del Riso Classico è controllato dall’Ente Risi, infatti si possono utilizzare solo sementi Originali e certificate e tutta la documentazione va conservata in azienda. Tutti i documenti da inviare all’Ente Nazionale RISI (superficie, semina, raccolto) devono riportare la dicitura Classico. Lo stoccaggio del Riso Classico deve essere ben separato e ben identificato.
Cosa cambia per gli agricoltori ed i distributori?
C’è il giusto riconoscimento economico per un prodotto di qualità superiore non frutto di agricoltura estensiva
C’è una più facile strutturazione dell’offerta a scaffale che porta più valore alla categoria.
Cosa cambia per il consumatore?
Finalmente il consumatore può avere gli strumenti per distinguere il Riso di qualità da quello “non classico”, riuscendo così a giustificare una diversità di prezzo tra una marca e l’altra.