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Cosa bere quando fa caldo

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Cosa bere quando fa caldo? E cosa non bere? Ecco i consigli di Assolatte, perché c’è bevanda e bevanda, e scegliere quella “sbagliata” può rivelarsi controproducente.

Con l’estate torna il rischio disidratazione: lo afferma Assolatte rilanciando l’allerta del ministero della Salute, che mette in guardia da questo problema ampiamente sottovalutato ma che può provocare effetti anche importanti sul benessere e sulla salute. Se normalmente abbiamo bisogno di assumere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, tra quella che beviamo e quella che assumiamo tramite gli alimenti, quando fa caldo il fabbisogno idrico dell’organismo aumenta. Poiché cresce la sudorazione, e quindi aumenta la quantità di acqua persa dall’organismo, in estate sono necessari almeno 2 litri di acqua al giorno, ricorda Assolatte.

Un traguardo difficile da raggiungere per molte persone, soprattutto bambini e anziani, che sono anche le fasce di popolazione più a rischio per i disturbi e le complicanze legate alla disidratazione, come l’abbassamento rapido della pressione arteriosa, i crampi muscolari, le vertigini, la sensazione di secchezza della pelle e delle mucose e la perdita di sali (per esempio il potassio ed il sodio) fondamentali per il buon funzionamento dell’organismo. Il tutto si traduce in una debolezza generalizzata, che spesso provoca anche attacchi di ansia, palpitazioni, mal di testa, irritabilità e stanchezza. Sono in particolare gli anziani che vivono in città a subire i pesanti impatti sull’organismo delle alte temperature, del riscaldamento globale e delle ondate di calore, fenomeni climatici sempre più frequenti e, in prospettiva, sempre più preoccupanti. Tanto che, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), potranno divenire tra i più rilevanti problemi sanitari dei prossimi decenni perché queste situazione estreme aumenteranno le disuguaglianze sociali tra e nelle popolazioni, spiega Assolatte.

A forte rischio disidratazione e colpo di calore, aggiunge Assolatte, sono anche le persone che svolgono lavori all’aperto (come agricoltori e muratori, bagnini e giardinieri), le donne in gravidanza e le persone con malattie croniche (in particolare malattie polmonari, cardiovascolari, diabete, malattie neurologiche come il morbo di Parkinson e le demenze), senza dimenticare gli sportivi e i turisti che approfittano delle vacanze per sperimentare tante attività all’aria aperta, dal trekking al beach volley.

Per evitare i disagi legati alla disidratazione e vivere l’estate in piena forma, la soluzione è (apparentemente) semplice: bere di più, soprattutto se la giornata è calda e umida, e anche se non si ha sete, come consiglia Assolatte rilanciando i suggerimenti elaborati dal ministero della Salute. A patto di bere il giusto, perché se si sceglie la bevanda “sbagliata” il rimedio può essere peggiore del problema che vorrebbe risolvere e i sintomi della disidratazione possono acuirsi. Ecco dunque 3 bevande amiche e 3 che in realtà sono “false amiche” della battaglia contro la disidratazione estiva.

 

3 buoni amici

1.     Acqua: è considerata un nutriente essenziale, perché quella che introduciamo con gli alimenti non basta a coprire le esigenze dell’organismo. Minerale, potabile o di sorgente, non importa: l’importante è raggiungere gli 8 bicchieri al giorno, meglio se bevuti a piccoli sorsi e diluiti nell’arco della giornata. E meglio ancora se l’acqua è a temperatura ambiente: quella troppo fredda o gelata può bloccare la digestione.

2.     Detox water: sono la moda del momento, “rubata” alle dive di Hollywood. Sono bevande a base di acqua arricchita con estratti vegetali che ne potenziano gli effetti detox, drenanti e immunostimolanti. La scelta migliore, consiglia Assolatte, è preparare le detox water con le proprie mani, in modo naturale e secondo il proprio gusto: basta prendere frutta e verdura fresca (in particolare cetriolo, limone, finocchio, kiwi, zenzero, pompelmo, menta, basilico), tagliarli a pezzetti e lasciarli in infusione in acqua per una notte, coprendo il recipiente con un coperchio e mettendolo in frigorifero. La mattina successiva basta filtrare l’acqua e versarla in una bottiglietta o una borraccia per avere sempre a portata di mano la propria detox water, da sorseggiare durante la giornata, meglio lontano dai pasti.

3.     Latte: fresco o tiepido, al naturale o sotto forma di smoothies o frullati con frutta, superfoods, spezie o verdura, è un vero e proprio alimento da bere. Il latte è molto dissetante, perché composto per l’87-90% di acqua, di cui è un ottimo “traghettatore” in tavola: infatti il latte è la quarta fonte alimentare di acqua nell’alimentazione italiana e contribuisce per oltre il 7% all’intake idrico degli italiani (fonte studio Inn-Ca). Oltre all’acqua, però, nel latte c’è molto di più: un elevato tenore di minerali (come calcio, fosforo, zinco, sodio e potassio) e di vitamine (in particolare vitamina B2, B1 e A) che lo rendono un alimento rivitalizzante e rimineralizzante, nonostante il basso valore calorico (solo 36 calorie per litro nel caso del latte scremato). Per questa ragione il latte è definito un alimento a bassa “densità energetica” ed elevata “densità nutrizionale”. Sempre per questo suo virtuoso profilo nutrizionale, spiega Assolatte, il latte è considerato un vero e proprio “integratore naturale”, perfetto ad ogni età e ideale anche come “sport drink”, per reidratarsi, recuperare le forze e nutrire i muscoli dopo l’attività fisica e quella sportiva.

 

3 “falsi amici”

1.     Birra e alcolici: la primo sorsata di birra è uno dei piccoli (grandi) piaceri della vita, come diceva un famoso libro di successo mondiale. Ma quando fa caldo esagerare con le birrette non è una buona scelta. La ragione è che l’alcol aumenta la sensazione di calore e la sudorazione, e ha anche un buon potere diuretico: un pool di effetti che predispongono al rischio di disidratazione anziché evitarlo.

2.     Caffè , tè ed energy drink: quando fa caldo è consigliabile limitare l’assunzione di bevande che contengono caffeina. Se infatti un introito moderato di caffeina comporta il miglioramento di molti aspetti delle performance cognitive (ad esempio, alza il livello di attenzione, migliora i tempi di reazione e la memoria), al contrario un eccesso di caffeina aumenta la diuresi e la sudorazione. Quindi, esagerare con caffè, tè e bevande energetiche per vincere il caldo e “tirarsi su”, in realtà, non fa che alterare il bilancio idroelettrolitico e alzare il rischio di rimanere a corto di acqua nell’organismo.

3.     Bevande dolci: gli esperti del ministero della Salute consigliano di andarci piano con le bibite gassate e i succhi di frutta perché, bevendoli, non si assume solo acqua, ma anche alte quantità di zucchero. Quindi, la sete non si placa e si alza sempre di più l’asticella della percezione del sapore dolce. Un comportamento negativo soprattutto per i bambini: quelli abituati a consumare bevande zuccherate corrono un maggior rischio di obesità, sottolineano gli esperti del ministero della Salute.

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